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Adempimenti antiriciclaggio per soggetti obbligati
Il D.Lgs. 231/2007 è il principale riferimento normativo in materia di antiriciclaggio.
Esso recepisce le direttive europee 2005/60/CE e 2006/70/CE, che mirano a prevenire l’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo.
Il decreto impone una serie di obblighi ai soggetti destinatari, tra cui gli intermediari finanziari, i professionisti, i prestatori di servizi di gioco e altri operatori economici.
L’impianto normativo è completato da un complesso insieme di provvedimenti di diversa fonte; oltre a Banca d’Italia, occorre rammentare le regole tecniche emanate dagli ordini professionali per i loro iscritti, con efficacia vincolante.
Tra gli obblighi principali vi sono quelli di adeguata verifica della clientela, di conservazione dei dati e dei documenti, di segnalazione delle operazioni sospette, di comunicazione delle informazioni rilevanti alle autorità competenti e di astensione, qualora ne sussistano i presupposti.
Il mancato rispetto degli obblighi può comportare sanzioni amministrative molto gravose, che possono arrivare fino a elevatissime percentuali del valore di singole operazioni svolte dal cliente del soggetto obbligato.
Per garantire la corretta esecuzione degli adempimenti e il rispetto della normativa, i soggetti destinatari devono adottare procedure operative adeguate al loro profilo di rischio, nonché formare il personale ed adottare dei piani di autocontrollo periodico.