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Business Intelligence, AI, gestione dati per la produttività e la sicurezza
Le realtà produttive e di erogazione servizi vedono il diffondersi di impianti, macchine e sistemi che richiedono l’identificazione del lavoratore addetto al loro funzionamento. L’autenticazione, una volta di esclusivo appannaggio del personale d’ufficio, è oggi richiesta anche da macchine operatrici di ogni tipo. Non solo user id e password, ma anche NFC, tessere RFID, QR code, permettono di associare all’identificativo univoco del lavoratore i lotti di produzione, gli inceppamenti, le pause.
La quarta rivoluzione industriale – o industria 4.0 – ha interconnesso gestionali e macchine, talvolta senza l’attenzione ai requisiti di legge. Gli indiscutibili vantaggi in termini di efficienza, qualità e competitività, comportano anche la raccolta di una grande quantità di dati, che riguardano non solo gli impianti e i processi, ma anche i dipendenti che li gestiscono.
Sistemi di intelligenza artificiale oggi permettono di analizzare nel continuo la voce di operatori, lo scostamento di indicatori da parametri dinamici, fornendo feedback in tempo reale o suggerendo azioni correttive. Altri sistemi di IA possono analizzare i dati raccolti dai dispositivi indossabili dei lavoratori, come smartwatch o braccialetti, per valutare il loro stato di salute, il loro livello di stress o il loro umore, ma anche per rilevare processi potenzialmente inefficienti.
Questi dati possono essere utili per monitorare le prestazioni, ottimizzare le risorse, prevenire i guasti e migliorare la sicurezza. Ma il loro utilizzo richiede il previo inquadramento degli impianti nelle previsioni dell’art. 4, legge 300 del 1970 e la valutazione tracciata, documentata dei dati raccolti, a fronte delle finalità perseguite, nonché – ove necessario – l’accordo con le rappresentanze dei lavoratori.
La medesima disciplina si applica a taluni sistemi per la safety – tra questi, alcuni sistemi in dotazione ai lavoratori isolati – o per la security – varchi e serrature elettroniche con log accesso, oltre ovviamente a sistemi EDR, SIEM, SOAR, XDR…
Omettere il percorso di conformità prima della loro adozione o installazione espone il datore di lavoro a sanzioni sia penali che amministrative, che possono arrivare al 4% del fatturato dell’azienda. Inoltre, i dati illecitamente raccolti non possono essere usati come prova in sede giudiziaria o disciplinare.